
I vini veneti da conoscere
Nel 2023, il Veneto si riconferma come la prima regione italiana per volume di vino prodotto ed esportato, consolidando il suo ruolo di leader nel settore vitivinicolo nazionale.
Secondo i dati dell’Osservatorio Vino di ISMEA la produzione vinicola del Veneto ha raggiunto circa 11,5 milioni di ettolitri, pari a circa il 30% della produzione nazionale.
Nello stesso anno, l’export vinicolo della regione ha superato i 3,5 miliardi di euro, con una crescita significativa del 6% rispetto all’anno precedente. Questo successo è in gran parte dovuto al fenomeno Prosecco, che da solo rappresenta circa il 45% dell’export vinicolo veneto, per un incasso di oltre 1 miliardo di euro, a cui si aggiungono i vini fermi in bottiglia che hanno costituito il 50,2% del totale delle esportazioni, con un fatturato di circa 1,42 miliardi di euro.
Secondo solo al Piemonte, il Veneto conta ben 14 DOCG:
In provincia di Verona, l’Amarone della Valpolicella DOCG e il Recioto della Valpolicella DOCG derivano dalle stesse uve: Corvina, Corvinone e Rondinella, lasciate appassire in fruttai per ottenere la concentrazione di zuccheri e aromi. La differenza principale sta nel residuo zuccherino: l’Amarone è per tradizione un vino secco, mentre il Recioto si ottiene bloccando anticipatamente la fermentazione per ottenere così un vino dolce.
Ad ovest del Valpolicella, a ridosso del lago di Garda, troviamo la zona del Bardolino Superiore DOCG, vino rosso ottenuto dalle stesse uve.
Ad est del Valpolicella, tra Verona e Vicenza, si contano invece ben 3 DOCG, basate sul vitigno bianco Garganega:
1. Recioto di Gambellara DOCG
2. Recioto di Soave DOCG
3. Soave Superiore DOCG
Nella confinante provincia di Treviso spiccano altre numerose DOCG Asolo Prosecco DOCG e Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG: entrambi vini spumanti a base Glera, la denominazione Conegliano Valdobbiadene DOCG rappresenta la zona storica di produzione centenaria, le cui colline sono state riconosciute come sito UNESCO nel 2019.
A pochi passi si trovano le denominazioni Colli di Conegliano DOCG e Montello Rosso DOCG. Mentre la prima include una varietà di vini bianchi, rossi e passiti (tra cui il famoso Torchiato di Fregona), la seconda si basa spesso su vitigni internazionali per creare un tipico taglio bordolese (Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc).
Molto estesa è la zona del Piave Malanotte DOCG, ottenuto da grappoli di Raboso del Piave parzialmente passite, che si estende per tutta la provincia di Treviso seguendo il corso del fiume Piave.
Spostandosi ad est, sul confine con il Friuli-Venezia Giulia si trova la denominazione Lison DOCG, riferita ad un unico vino bianco e secco a base di Tocai Friulano.
Scendendo verso sud, anche la provincia di Padova conta ben 2 DOCG: il Friulano di Bagnoli DOCG: vino rosso a base di Raboso Piave, prodotto nelle versioni secco e passito, e il Colli Euganei Fior d’Arancio DOCG: prodotto da uva Moscato giallo, nelle versioni fermo, passito e spumante.