
Qual è la differenza tra vino frizzante e spumante?
A sentir parlare di vino e bollicine, ci viene in mente un bel calice fresco da sorseggiare in tranquillità o con gli amici… Ma si tratterà di vino spumante o di vino frizzante?
Lo spumante è così definito perché le sue bolle creano una piacevole spuma nel nostro calice. Ma anche il vino frizzante ci regala tante bollicine! Quindi, dove sta la differenza tra i due? La risposta è da ricercare nella sovrapressione all’interno della bottiglia: infatti per il vino frizzante può essere al massimo di 2,5 atmosfere, mentre per gli spumanti deve essere di almeno di 3 atmosfere.
Per quanto riguarda la produzione, in entrambi i casi dopo la prima fermentazione, come risultato dell’interazione tra lieviti e zuccheri indigeni, otteniamo principalmente l’alcol ma anche altre sostanze tra le quali l’anidride carbonica, che viene dispersa nell’atmosfera. Al termine della prima fermentazione si ottiene un prodotto, vino o mosto parzialmente fermentato, che necessita di un ulteriore processo fermentativo: la seconda fermentazione. Questa può avvenire grazie a diversi metodi:
- in autoclave, secondo il Metodo Martinotti o Charmat;
- in bottiglia, secondo il Metodo Classico;
- in bottiglia, secondo il Metodo Ancestrale.
La seconda fermentazione avviene all’interno di recipienti a tenuta stagna, pertanto l’anidride carbonica prodotta dai lieviti non verrà dispersa.
Lo Champagne, il Trento DOC e il Franciacorta sono spumanti prodotti con il Metodo Classico.
Il Prosecco, invece, viene prodotto principalmente con il Metodo Martinotti o Charmat nella versione spumante. Per la versione frizzante la seconda fermentazione può avvenire sia in autoclave che in bottiglia.